TUTTI I SITI INTERNET DELLA AGL Alleanza Generale del Lavoro

EUROPE CHINESE NEWS su Facebook in italiano :
https://www.facebook.com/europechinesenewsitalia

SITO AGL NAZIONALE:

http://agl-alleanzageneraledellavoro.blogspot.it/

SITI DELLE FEDERAZIONI E DEI SINDACATI NAZIONALI DI CATEGORIA ADERENTI ALLA AGL:

£ Commercio,Alberghi,Mense,Servizi (ALCAMS): http://alcams-agl.blogspot.it

£ Chimici,Tessili,Energia,Manifatture (ALCTEM): http://alctem-agl.blogspot.com

£ Legno,Edilizia e Affini (ALLEA): http://allea-agl.blogspot.it

£ Trasporti (ALT): http://alt-agl.blogspot.it

£ Metallurgici (ALM): http://alm-agl.blogspot.it

£ Assicurazioni e Credito (ALAC): http://alac-agl.blogspot.it

£ Agroindustria (ALAI): http://alai-agl.blogspot.it

£ Lavoratori della Conoscenza (ALCON): http://alcon-agl.blogspot.it

£ Lavoratori Pubblici (ALP): http://alp-agl.blogspot.it

£ Atipici e Socialmente Utili (ALASU): http://alasu-agl.blogspot.it

£ Comunicazioni (ALCOM): http://alcom-agl.blogspot.it

£ Pensionati (ALPENS): http://alpens-agl.blogspot.it

£ Inquilini, Assegnatari, Mutuatari (AIAM): http://aiam-agl.blogspot.it

£ Lavoratori America Latina (ALAL): http://alal-agl.blogspot.it

£ Emigrati e Immigrati ((ALEI): http://alei-agl.blogspot.it

£ Cooperative (ALCOOP): http://alcoop-agl.blogspot.it

£ Manager, Professionisti, Alte Professionalità, Dirigenti pubblici e privati (ADIR):

http://adir-agl.blogspot.it

£ Casalinghe (ALCAS): http://alcas-agl.blogspot.it

£ Artigianato e Piccole e Medie Imprese (ALAPMI): http://alapmi-agl.blogspot.it

SITI DEGLI UFFICI NAZIONALI CONFEDERALI AGL:

£ Sicurezza sul lavoro: http://agl-sicurezza-lavoro.blogspot.it

£ Welfare: http://agl-welfare.blogspot.it

£ Consumatori: http://agl-consumatori.blogspot.it

SITI CONFEDERALI DELLE AGL REGIONALI E PROVINCE AUTONOME:

£ Lombardia: http://agl-lombardia.blogspot.it

£ Valle D'Aosta: http://agl-valledaosta.blogspot.it

£ Piemonte: http://agl-piemonte.blogspot.it

£ Veneto: http://agl-veneto.blogspot.it

£ Friuli-Venezia Giulia: http://agl-friuli-venezia-giulia.blogspot.it

£ Trentino: http://agl-trentino.blogspot.it

£ Alto Adige : http://agl-alto-adige.blogspot.it

£ Liguria: http://agl-liguria.blogspot.it

£ Marche: http://agl-marche.blogspot.it

£ Emilia-Romagna: http://agl-emilia-romagna.blogspot.it

£ Toscana: http://agl-toscana.blogspot.it

£ Umbria: http://agl-umbria.blogspot.it

£ Lazio: http://agl-lazio.blogspot.it

£ Abruzzo: http://agl-abruzzo.blogspot.it

£ Molise: http://agl-molise.blogspot.it

£ Puglia: http://agl-puglia.blogspot.it

£ Campania: http://agl-campania.blogspot.it

£ Basilicata: http://agl-basilicata.blogspot.it

£ Calabria: http://agl-calabria.blogspot.it

£ Sicilia: http://agl-sicilia.blogspot.it

£ Sardegna: http://agl-sardegna.blogspot.it

SITI CONFEDERALI AGL ESTERO:

£ Brasile: http://agl-brasile.blogspot.it

£ Arabi: http://agl-arabi.blogspot.it

£ Cina: http://agl-cina.blogspot.it

£ Russia: http://agl-russia.blogspot.it

£ Filippine: http://agl-filippine.blogspot.it

£ Africa: http://agl-africa.blogspot.it

£ Europa: http://agl-europa.blogspot.it

£ India: http://agl-india.blogspot.it

£ Asia: http://agl-asia.blogspot.it

£ Paesi Anglosassoni: http://agl-anglosaxoncountries.blogspot.it

lunedì 26 novembre 2012

RAPPRESENTATIVITA' SETTORE PUBBLICO: PATRONI'S SECRET

Questo post , nell'ambito del settore pubblico, pensiamo sia il più importante tra quelli da noi finora scritti. Come nella Piovra, andiamo al cuore del problema, tocchiamo la cupola. Ricordate a marzo le elezioni RSU? Al termine delle quali tutti si dichiararono vittoriosi? Dopo le quali furono dati numeri proposti in mille maniere?Ecco, ora abbiamo il risultato finale certificato, Comparto per comparto, area per area. Con , per ogni organizzazione, voti e numero iscritti. E Assange non centra nulla.
Cliccate sul seguente link:
Domandiamoci prima di tutto perchè solo noi (che non c'entriamo niente, come avrebbe cantato Povia) vi forniamo subito questi numeri:perchè siamo nati solo 6 mesi fa
Poi conservateveli fino a tutto il 2015, almeno, quando imprecherete, saprete con chi prendervela, in percentuale.
Inoltre, guardando ai risultati di coloro che non hanno raccolto una delega e/o non hanno beccato un voto, potrete sempre immaginare cosa sarebbe stato se aveste colto l'attimo e provato l'avventura. Ma, come si sa, ogni lasciata è persa.
Pensate alla goduria di chi ha conquistato la rappresentatività e che invidierete perchè “conta “ qualcosa, può partecipare agli incontri con i dirigenti, già pregusta i favori da chiedere e da ricevere, già starà spuntando la lista dei regali promessi in campagna elettorale. E anche se non mantenesse, chissenefrega, ormai quel che è fatto è fatto e per 3 anni nessuno può ripensarci. Un pensiero anche a chi pur non facendo nulla per il proprio sindacato ha usufruito e continuerà a farlo del distacco sindacale , pagato dallo Stato, cioè dal contribuente (anche da voi) a maggior ragione dopo l'entusiastica conferma ricevuta dal corpo elettorale. E ai permessi sindacali, tanti, di cui fruiranno solo i sindacati di serie A (la serie B , in questo contesto, dura 3 anni). Interessa solo il pubblico? No, perchè in base all'accordo sulla produttività, per volontà di CISL, UIL, UGL (in attesa che la Camusso ceda alla corte di Monti e Passera i quali allo scopo hanno relegato in cucina la Fornero) questo sarà il futuro della rappresentatività anche nel settore privato. Una bella auto a 4 posti con uno o due seggioloni su cui a turno si accomoderanno alcuni sindacati più piccoli cui, per non disturbare, verrà messo in bocca il biberon. Alcuni di voi ricorderanno l'avvio degli organi collegiali della scuola. Organismi che sin dall'inizio non contavano nulla (e è stato così per anni) che però erano l'occasione per contarsi e per mettere un tappo istituzionale e burocratico alle battaglie di massa. Non contano nulla le RSU, pubbliche e private, non conteranno nulla i lavoratori nel prossimo sistema e sarà così per anni. Altri elementi emergono dall'analisi dei tabulati. Per esempio che esiste quasi un sindacato per ogni dipendente. Segno che i propositi di cambiamento si scontreranno sempre con una volontà superiore in Italia: quella di ogni gruppo d'interesse, corporativo, anche riferito a singole amministrazioni , di trarre vantaggio dal creare una sigla. Da questa considerazione si potrebbe desumere che il voto dei lavoratori nella pubblica amministrazione è , fondamentalmente, un voto di tipo clientelare. Ma non sta bene, non è politicamente corretto dirlo e noi non infrangeremo questa regola. Anche perchè c'è qualcosa che non quadra. Infatti le clientele presuppongono l'esistenza di un bene o di un privilegio anche piccolo cui accedere.Qui praticamente si tratta di aspirare a e dividersi il nulla. Quindi una gigantesca e ridicola allucinazione di massa .A meno che non si attribuisca un valore al pulire la sedia al direttore di turno prima che la riunione inizi. Parliamo allora di un condizionamento di tipo socio culturale che interessa gran parte della platea del lavoro pubblico, soprattutto in certe zone del Paese, dove la Pubblica Amministrazione è traguardo sociale più ambito . Ossia, l'illusione che conquistando un posto fisso si entri in qualche modo in un contesto privilegiato e che se, durante la propria vita lavorativa si è furbi e si sa fregare il collega si può fare “carriera”. Senonchè ciò poteva valere per le passate generazioni. Ora ci sono i contratti bloccati su base decennale, gli stipendi da fame, le punizioni disciplinari, i dirigenti nella posizione dei signorotti medievali, la corruzione eretta a sistema che risorge tra una retata e l'altra, la vendita del servizio ai privati non nell'interesse pubblico, una collettività che non ha più soldi, massacrata dal fisco e che piuttosto si farebbe mutilare pur di non dare più soldi a questa Pubblica Amministrazione da paese delle banane. Perfettamente funzionale a tutto ciò è la presenza, in tutti i settori, nella stessa maniera, dei soliti sindacati, col solito numero di iscritti, coi soliti voti. Noterete che le organizzazioni più rumorose (i “conflittuali”), che vi bombardano di e-mail (e lo fanno da anni) ottengono un risultato striminzito, non sfondano. Poi ce ne sono altre, di cui non avete mai sentito parlare, non avete mai letto una e-mail, che ottengono stabilmente risultati ottimi. Ma non si sa neppure cosa propongono. E' evidente che, nella più fedele tradizione del sindacato autonomo è gente che “sa” lavorare, “sa” cosa interessa veramente all'impiegato medio e ha conquistato una sua credibilità dando prova di saper “far ottenere” ciò che è più richiesto. Ovviamente nella massima discrezione.
Non sappiamo cosa accadrà nel 2015, tra tre anni. Molto dipenderà dal quadro sociale e politico di allora che ovviamente è imprevedibile. Crediamo, molto realisticamente, che la scelta di ogni pubblico impiegato (ma, per quanto detto, ormai, di ogni lavoratore, anche privato) sarà tra l'essere protagonista di future trasformazioni o quella di aspettare passivamente e di di vedere cosa accada, cercando, auspicabilmente, di riuscire a conservare il posto, anche lavorando praticamente gratis (come sta avvenendo di fatto da un po' di tempo). Quel che è certo è che il quadro presente nei tabulati dell'ARAN è rappresentativo non già di una conquistata partecipazione o protagonismo dei lavoratori quanto dell'inutilità di organismi concepiti per mettere guinzaglio e museruola ai lavoratori stessi o quanto meno a quelli, una minoranza, ancora un po' vivaci . Per fortuna la storia ci insegna che anche costruzioni più complesse potranno essere bypassate e quindi ignorate da chi vorrà, prima o poi, prendere in mano il proprio destino.
L'AGL, pur rispettando la volontà democratica espressa da migliaia di lavoratori e questi organismi che debbono essere considerati, a loro modo, delle "Istituzioni”, è comunque orgogliosa di non far parte di questo inganno e di avere le mani libere da interessi e rapporti imbarazzanti. Utilizzeremo questa libertà da vincoli per raccontarvi la nostra verità e per proporre le nostre soluzioni innovative e contro corrente, nel panorama sindacale italiano , come abbiamo tentato di fare sin dalla nostra fondazione.