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martedì 6 settembre 2011

16 SETTEMBRE: SCIOPERO GENERALE del Pubblico Impiego INDETTO DALLA FLP aderente alla CSE

Prot. n.1386/FLP11
Roma, 05/09/2011
NOTIZIARIO N. 54
Ai Coordinamenti Nazionali FLP
Alle OO.SS. federate alla FLP
Alle Strutture periferiche FLP
Ai Responsabili FLP
Ai Componenti delle RSU
LORO SEDI

16 SETTEMBRE: LA FLP PROCLAMA LO SCIOPERO DEL PUBBLICO IMPIEGO

Una manovra contro i dipendenti pubblici, un fronte sindacale che si schiera da una parte o dall’altra per convenienze politiche, la manovra che cambia, le nostre proposte.

Il 2 settembre si è riunita la Segreteria Generale FLP e ha deliberato di avviare le procedure per indire uno sciopero generale dei dipendenti pubblici. Le motivazioni sono note a tutti ma vogliamo chiarire anche come si arriva a tale decisione.
Le misure a danno dei lavoratori dipendenti, e di quelli pubblici in particolare, contenute nella manovra non sono che l’ennesimo passo di un percorso tendente a demonizzare il lavoro pubblico, a sottrarre diritti a chi fornisce servizi pubblici e a diminuire la quantità e la qualità di questi servizi.
Siamo passati dagli insulti a leggi punitive e demotivanti, come la cosiddetta Legge Brunetta, al blocco dei contratti per 4 anni (che rischiano di diventare 5 o 7 nelle intenzioni di questo governo), ai ripetuti tagli di organico che questa manovra ripropone.
Tutto questo accompagnato da una campagna stampa feroce che mira a nascondere ai cittadini che ciò peggiorerà l’erogazione dei servizi ai cittadini, non introducendo alcuna riforma strutturale.
La profonda iniquità di questa manovra è sintetizzata da due dati: il primo è che anche laddove il governo decide di cancellare misure di prelievo, ad esempio il cosiddetto "contributo di solidarietà" (previsto per i redditi oltre i 90.000 e oltre i 150.000 euro), queste rimangono in piedi per i soli dipendenti pubblici e i pensionati; la seconda è nel fatto che vi sono obiettivamente buchi di bilancio nelle nuove misure presentate dal governo e che quindi è dietro l’angolo o un nuovo condono o un aumento dell’Iva o peggio ancora un taglio degli organici dei dipendenti pubblici non più del 10 ma del 25%, misure che ci colpirebbero come contribuenti che non evadono, hanno bassi salari e forniscono servizi, spesso alla persona (ospedali, assistenza ecc.).
Ma allora perché non unificare gli scioperi ed evitare che i lavoratori debbano scegliere o addirittura avere un doppio prelievo sul salario partecipando a due scioperi ??
Per proclamare lo sciopero indetto per domani alcune sigle sindacali hanno avviato le procedure intorno al 20 agosto, quando cioè era uscito il primo testo della manovra ma ne era già stata annunciata una profonda revisione, come si sta verificando in questi giorni vedi per il ripristino delle feste civili, non più accorpate alla domenica, e il ritiro delle misure che cancellavano il conteggio ai fini pensionistici del sevizio militare o degli anni di laurea. Insomma uno sciopero di matrice politica che non ci appartiene e che costituisce l’altra faccia del comportamento di quei sindacati che, sempre e solo per calcoli politici, si sono schierati con questo governo e hanno firmato nefasti accordi per i lavoratori.
Giusto per ricordarne qualcuno, CISL, UIL, Confsal e UGL hanno nel tempo condiviso accordi che riducevano il salario accessorio dei lavoratori pubblici, la riforma Brunetta, il blocco degli aumenti contrattuali e della contrattazione sindacale.
E se in questi giorni protestano (o fanno finta) lo fanno dichiaratamente contro l’ipotizzato blocco delle tredicesime o altre misure certamente inique, tacendo invece sui tagli al finanziamento degli enti pubblici o sul taglio orizzontale del 10% degli organici, che evidentemente condividono o addirittura hanno concordato con il governo.
La FLP, invece, vuole cambiare la manovra, la sua impostazione con le proposte. Non vogliamo partecipare a scioperi di stampo politico per pura visibilità o per determinare chi deve governare il Paese, né per identico calcolo cercare di modificare alcune cose condividendo (sottobanco) la filosofia di fondo del continuo smantellamento dei servizi pubblici.
Magari, aggiungiamo, riuscissimo a fare questo senza fare un’ora di sciopero: ne saremmo lieti. Quel che è certo è che bisogna presentare le proposte prima di proclamare gli scioperi – per questo non potevamo indire uno sciopero il 20 agosto – e individuare i percorsi di lotta, cosa che stiamo facendo in questi giorni. E sono serie le nostre proposte, non legate al caso né prive di copertura, prevedendo anche misure per la crescita.
Lotta seria all’evasione fiscale attraverso la tracciabilità di tutti i compensi e il divieto di pagamenti in contanti oltre i 200 euro (persino la Confindustria ha dichiarato che le misure governative sono all’acqua di rose e lasciano tranquilli gli evasori), tassazione dei grandi patrimoni, addizionale di imposta sui capitali provenienti dallo scudo fiscale (l’Italia è l’unico paese che ha permesso il rientro dei capitali esportati illegalmente con l’aliquota ridicola del 5%), asta sulle frequenze televisive (diversa da quella in corso sulla telefonia mobile che comunque sta dando ricavi superiori alle attese), riduzione delle spese per armamenti (esempio è previsto l’acquisto nei prossimi anni di 135 cacciabombardieri per 17 miliardi di euro di spesa), taglio immediato dei costi della politica e del finanziamento ai partiti, cancellazione delle province (tutte, non solo qualcuna, e non a babbo morto ma subito). E poi misure per la crescita (ce le chiede l’Europa) come ad esempio la reintroduzione della no tax area per i lavoratori precari o sgravi selettivi alle imprese che dimostrino di stare sul mercato e che facciano investimenti in ricerca e sviluppo favorendo l’occupazione giovanile e femminile.
La FLP, pertanto, ha proclamato per l’intera giornata del 16 settembre lo
SCIOPERO di tutti i dipendenti del PUBBLICO IMPIEGO
e programmato una manifestazione nazionale di protesta, le cui modalità saranno tempestivamente comunicate.
Insomma, fermo restando che invitiamo i lavoratori a partecipare ad ogni forma di lotta contro l’iniquità e la inconsistenza di questa manovra, la nostra azione si caratterizzerà per autonomia, indipendenza di giudizio e difesa del ruolo del pubblico impiego all’interno del sistema Paese e non certo per la convenienza di pochi o lo schieramento a favore di questo o quel partito politico.
Cordiali saluti
FLP-CSE nazionale

ECCO IL COMUNICATO DELLA FILP
http://www.flp.it/public/allegati_flp/Inform_0811_FILP_Sciopero_16settembre.pdf

Prot. n.1366/FLP11
Roma, 02/09/2011
NOTIZIARIO N. 52
Ai Coordinamenti Nazionali FLP
Alle OO.SS. federate alla FLP
Alle Strutture periferiche FLP
Ai Responsabili FLP
Ai Componenti delle RSU
LORO SEDI

VERSO LO SCIOPERO GENERALE!

In data odierna si sono riuniti gli organismi statutari di vertice della Federazione che hanno discusso in merito ai provvedimenti contenuti nella manovra economica correttiva approvata dal Governo lo scorso 13 agosto, e che, come stiamo assistendo in questi giorni, continuano a variare a seconda degli umori delle varie correnti interne alla maggioranza.
Quello che rimane certo, al di là delle modifiche intervenute e di quelle che ancora interverranno prima della conversione del decreto, è l’attacco al pubblico impiego che continua senza soste, dopo il blocco dei contratti e le inique norme contenute nei vari provvedimenti spacciati come riforma della pubblica amministrazione.
Il Governo persevera comunque con l’adozione di interventi volti ad indebolire l’azione della pubblica amministrazione, la stessa che però è chiamata a combattere l’evasione fiscale e contributiva, sia sottraendole risorse, sia innescando un progressivo e costante senso di delusione e motivata frustrazione tra i dipendenti.
La FLP, che ha già vigorosamente protestato con la manifestazione a piazza Montecitorio in occasione della introduzione del blocco dei contratti, a fronte di questi ulteriori attacchi ai pubblici dipendenti ed alla funzionalità delle pubbliche amministrazioni, risponde alle punitive ed inique decisioni del Governo con la proclamazione dello sciopero generale del pubblico impiego e con una concomitante manifestazione di protesta.
Al termine della riunione odierna la Segreteria ha, quindi, avviato le procedure previste dalle norme vigenti in materia di regolamentazione del diritto di sciopero.
Esperite tali procedure sarà comunicata la data dello sciopero e le modalità della concomitante manifestazione.
Analoga iniziativa è stata assunta anche come F.I.L.P. specificatamente per i lavoratori dei comparti dei Ministeri, delle Agenzie Fiscali e del Parastato; si allega pertanto anche l’informativa specifica della FILP.
Cordiali saluti
FLP-CSE nazionale